7. IL SEICENTO
Il 1600: un secolo di differenze sociali.
La società
del 1600 continuava a essere divisa in tre ordini: i nobili, il clero e il Terzo
Stato.
I nobili
possedevano le terre e godevano di molti privilegi. Vi erano nobili di sangue e
nobili di data più recente che avevano comprato i titoli nobiliari. I nobili dovevano dare sfoggio di grande
ricchezza, anche quando erano sommersi dai debiti; ostentavano le loro origini
nell’abbigliamento, nelle dimore, nel numero di domestici al loro servizio.
Utilizzavano anche un linguaggio ricchissimo di titoli onorifici.
Anche il
clero aveva molti privilegi. Come i nobili non pagavano le tasse.
Il resto
della popolazione si chiamava terzo stato. Si trattava di un gruppo eterogeneo:
borghesi, ricchi e colti, mercanti, imprenditori e poi i contadini, gli
artigiani... cioè tutti coloro che dovevano guadagnare per vivere.
Il 1600: un secolo di epidemie, carestie,
fame
Per tutto
il 1600 ci furono annate di cattivo raccolto, che provocarono molte carestie e
denutrizione. Il corpo debilitato era più soggetto al contagio di malattie
infettive, quali la peste, il vaiolo, l’influenza.
Nel 1630
morì di peste un terzo della popolazione italiana del centro e del nord.
Nel
1656-57 la peste colpì il regno di Napoli.
Buona
parte dell’Italia era dominata dagli Spagnoli che imponevano forti tasse al
popolo. Questo provocò frequenti rivolte.
La Spagna
Nel 1500
la Spagna era il paese più ricco d’Europa. Nel 1600 invece è in forte decadenza
economica. Perché?
- I metalli preziosi che provenivano dalle
colonie americane non venivano spesi per migliorare l’agricoltura,
l’artigianato e il commercio, perché i i nobili spagnoli disprezzavano il
lavoro e le attività produttive.
- Perciò in Spagna si produceva pochissimo
e tutto (grano, armi, vino,
cavalli, tessuti, articoli di lusso) veniva comprato dall’estero.
- Moltissimo denaro veniva impiegato per
le spese militari: per le guerre contro gli altri paesi e contro i corsari e per la difesa delle
colonie.
- All’inizio del Seicento le miniere
americane cominciarono ad esaurirsi
- I sovrani spagnoli avevano cacciato e
perseguitato ebrei e arabi, che
erano abilissimi artigiani, mercanti e spesso studiosi e intellettuali,
privando la Spagna del loro prezioso lavoro.
L’Italia
Anche
l’Italia nel Seicento era in decadenza. Perché?
- L’Italia produceva tessuti di lusso di
ottima qualità ma costosi e poco richiesti, poiché non reggevano la concorrenza con i
tessuti olandesi e inglesi, meno pregiati ma più economici.
- Dopo la scoperta dell’America e delle
nuove rotte verso l’Oriente, i porti sull’Atlantico avevano acquistato
sempre più importanza, mentre l’Italia era rimasta tagliata fuori dalle
rotte oceaniche e dai grandi
traffici internazionali.
- Vi erano frequenti carestie (spesso i
raccolti erano distrutti dal passaggio delle truppe nelle guerre).
- Vi erano frequenti pestilenze (la peste
era spesso portata dai soldati mercenari).
- L’Italia era quasi tutta sottomessa agli
Spagnoli che imponevano forti tasse.
- Erano frequenti quindi le ribellioni
popolari.
La guerra dei Trent’anni
Fame,
pestilenze e carestie erano spesso conseguenze della guerra.
La guerra
dei Trent’anni si svolse dal 1618 al 1648. Quasi tutte le potenze europee vi
furono coinvolte. Cominciò come guerra di religione tra le potenze cattoliche e
quelle protestanti, ma poi prevalsero i motivi politici e lo scopo era il
predominio in Europa.
La guerra
ridusse in rovina l’Europa e soprattutto la Germania.
Si concluse con la pace di Vestfalia:
- Gli Asburgo d’Austria mantennero il
titolo di Imperatori (del Sacro Romano Impero Germanico) ma in pratica non
avevano più alcuna autorità sui territori della Germania.
- Olanda e Svizzera furono riconosciute
indipendenti.
- La Francia si impose come una nuova
potenza dominante in Europa.
La Germania
La guerra
dei Trent’anni si combatté soprattutto in Germania dove intere regioni furono
devastate e molti villaggi distrutti. Dappertutto ci furono carestie perché i
raccolti erano abbandonati dai contadini in fuga o depredati dagli eserciti. Il
40% della popolazione morì per fame , per malattie o per le violenze dei
soldati.
L’Olanda
L’Olanda
era uno stato molto piccolo ma nella prima metà del Seicento divenne la
principale potenza commerciale del mondo e conquistò il predominio sui mari.
Infatti i
mercanti, i banchieri e gli imprenditori erano molto attivi e abili.
Inoltre
arrivavano in Olanda le persone perseguitate per motivi religiosi negli altri
paesi e portavano tecniche e conoscenze nuove.
Gli
olandesi ridussero i costi di produzione, impiegando tecniche moderne, e
abbassarono i prezzi della merce che producevano, così vendevano molto di più.
Affittavano
le loro navi a prezzi bassi e così trasportavano merci di ogni genere in tutti
i mari del mondo. Amsterdam diventò il centro del commercio mondiale.
In Olanda
sorsero grandi compagnie commerciali di
navigazione, i cui soci mettevano insieme i loro soldi per affittare o comprare
navi e merci e fare fruttare i loro capitali. Le compagnie occupavano territori
oltre oceano, fondavano colonie e costringevano la popolazione a coltivare i
prodotti richiesti dall’Europa (spezie, caffè, cotone).
Nel
Seicento gli Olandesi riuscirono a sottrarre al mare vaste regioni mediante la
costruzione di dighe.
I territori furono bonificati e coltivati o
sfruttati come pascoli (polders). Anche così l’Olanda sconfisse la povertà e
divenne un paese ricco.
L’Inghilterra
I nobili
di campagna nel Seicento si impadronirono delle terre comuni, cioè dei boschi e
dei pascoli fino ad allora utilizzati dai contadini (facendo le cosiddette recinzioni).
Con nuove
tecniche di coltivazione aumentarono la
produzione agricola e, accumulando riserve di foraggio (=erba per gli animali)
incrementarono l’allevamento di bestiame, che forniva oltretutto il letame per
concimare le terre.
Intanto
nelle campagne si diffondeva il lavoro a domicilio. I mercanti distribuivano ai
contadini le materie prime (ad es. lana) e gli strumenti di lavorazione
(telai), poi passavano a ritirare il lavoro finito (tessuti), pagavano una cifra
bassa ai contadini e vendevano i tessuti ricavando grandi profitti.
Il legno
cominciava a scarseggiare e si cominciò ad usare il carbon fossile, di cui
l’Inghilterra era ricca.
Nella
seconda metà del Seicento l’Inghilterra cominciò a contendere all’Olanda il
predominio sui mari.
Conquistò
nuove colonie nell’America del Nord e del centro.
La
Compagnia inglese per le Indie Orientali cominciò la conquista dell’India.
fate cagareee
RispondiEliminaTe e tua sorella
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