venerdì 9 agosto 2013

1. MONARCHIE NAZIONALI E STATI REGIONALI

1. MONARCHIE NAZIONALI E STATI REGIONALI

A partire dal XIII secolo in Europa cominciano a formarsi le  monarchie nazionali.
Monarchia = governo di un re
nazionale = che comprende una nazione, cioè una popolazione che ha tradizioni, lingua, cultura, storia comune.

MONARCHIE NAZIONALI = stati comandati da un re che non riconosce nessun potere sopra di sé.
I re....
  • conquistano vasti territori 
  • riducono il potere della nobiltà (=feudatari)
  • sono aiutati dalla borghesia che paga le tasse
  • si servono di funzionari (borghesi) stipendiati e fedeli
  • creano eserciti alle loro dipendenze
  • sono sovrani assoluti; i parlamenti di nobili o borghesi vengono solo consultati
Solo l’Inghilterra diventa una monarchia costituzionale dopo che il re inglese concede la Magna Charta.



MAGNA CHARTA LIBERTATUM = grande carta delle libertà. 
E’ la prima costituzione europea.
Costituzione = nei tempi antichi è un documento che limita il potere del re, riconoscendo dei diritti ai sudditi. Oggi si intende con questa parola la legge fondamentale dello stato che contiene i diritti e i doveri dei cittadini e spiega come funziona lo stato.
La Magna Charta  è un documento sottoscritto dal re di Inghilterra Giovanni Senza Terra nel  1215. Il re si impegnava a non imporre tasse senza il consenso dei sudditi e a non arrestare nessun cittadino senza un processo



LA GUERRA DEI CENT’ANNI (1337-1453)
E’ una guerra combattuta in Francia tra Francia e Inghilterra, durata  più di un secolo.
Il re inglese possedeva vasti feudi in Francia e quando un re di Francia morì senza eredi il re d’Inghilterra si proclamò anche re di Francia. I Francesi non lo accettarono e così scoppiò la guerra.
In un primo tempo gli Inglesi vinsero (battaglia di Azincourt: vedi immagine e didascalie a pag. 29) e la Francia si trovò in buona parte sotto il dominio inglese (vedi carta pag. 23).
Ma infine Giovanna d’Arco, una giovane contadina che affermava di aver avuto da Dio l’ordine di liberare la Francia, si pose alla testa dell’esercito francese, ridandogli forza e coraggio e guidò i Francesi alla vittoria. La Francia fu così liberata dagli Inglesi e il sentimento nazionale* dei Francesi ne uscì rafforzato. (leggi la storia di Giovanna d’Arco a pag. 28).


LA GUERRA DELLE DUE ROSE (1455-1485)
Anche in Inghilterra cominciò a formarsi un sentimento nazionale*. Il francese, parlato dai nobili fu sostituito dall’inglese, la lingua del popolo. Il re nel 1399 tenne per la prima volta un discorso in inglese. Scoppiò però una guerra per la successione al trono tra due famiglie: i Lancaster, che avevano nello stemma una rosa rossa, e gli York, che avevano come simbolo una rosa bianca. La guerra si concluse quando salì al trono

La rosa dei Tudor formata 
dalle due rose.

*sentimento nazionale = coscienza di far parte della stessa nazione, amore per la propria nazione  sentita come patria, cioè terra dei padri, a cui si è legati.


LA RECONQUISTA SPAGNOLA

Nella penisola iberica (attuali Spagna e Portogallo) accadono nel XV secolo avvenimenti molto importanti:
  • Gli Spagnoli cacciano gli Arabi che erano in Spagna da secoli. L’ultima città da cui furono scacciati fu Granada (1492)
  • Gli Arabi dovevano andarsene oppure convertirsi al cristianesimo. I moriscos, arabi convertiti erano però spesso perseguitati lo stesso...
  • Contemporaneamente vengono perseguitati anche gli ebrei che vengono obbligati ad andarsene senza portare con sé nulla di quello che possedevano oppure a convertirsi. Gli ebrei convertiti venivano chiamati marranos... e spesso erano trattati molto male.
  • La Spagna non era ancora unita: si unisce con il matrimonio di Isabella di Castiglia con Ferdinando di Aragona (vedi carta pag. 23)
  • Isabella finanzia il viaggio di Colombo... (vedi cap.3)
  • La Spagna unita forma una monarchia nazionale, profondamente cattolica, ma la cacciata di arabi ed ebrei, che erano spesso colti intellettuali o abili artigiani e mercanti indebolirà moltissimo la vita culturale e economica del paese.
  • Si consolida il regno del Portogallo in cui il re Enrico il Navigatore favorì lo sviluppo delle attività marinare, dello studio delle carte geografiche e della scienza nautica e dette impulso alle esplorazioni geografiche.


....E IN ITALIA?

In Italia  NON si formò una monarchia nazionale. Infatti l’Italia era divisa in molti piccoli stati, tutti però abbastanza forti da impedire ad uno solo di essi di conquistare gli altri unificando la penisola. 
Quando uno di essi diventava troppo potente gli altri si univano contro di esso. 
Inoltre anche il papa cercava di impedire una unificazione che lo avrebbe indebolito.
Nell’ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE i liberi comuni erano diventati prima signorie e poi principati, riconosciuti dall’Imperatore che, in cambio di soldi, dava ai signori il titolo di duca. 
I principati poi conquistano campagne e città circostanti, si ingrandiscono e arrivano ad essere grandi circa come le attuali regioni. Vengono perciò detti stati regionali (vedi mappa a pag. 33 e il riquadro “Il ducato di Milano”)
Nell’Italia Centrale c’era sempre, ovviamente, lo Stato della Chiesa.
Nell’ITALIA MERIDIONALE si unifica il Regno di Napoli e Sicilia sotto la dinastia d’Aragona.

Per tutto il XV secolo gli stati regionali italiani fecero guerre l’uno contro l’altro. Spesso i signori assumevano delle Compagnie di ventura, bande di soldati mercenari (dette condotte) che combattevano per mestiere facendosi pagare. Erano guidate dai Capitani di ventura, detti anche condottieri. Uno di loro, Francesco Sforza, diventò signore di Milano. Ci fu in questo periodo una grande trasformazione nelle tecniche militari: si impiega infatti la polvere da sparo, nascono le armi da fuoco e acquista importanza l’artiglieria. Occorre perciò costruire intorno alle città mura molto più spesse e robuste (leggi con attenzione la pag.39).
Le guerre si conclusero con la pace di Lodi (1454) con la quale gli stati italiani si impegnavano a mantenere  l’equilibrio raggiunto. Artefice di questo accordo fu Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, signore di Firenze.

L’Italia divisa però è molto più debole degli altri stati europei... 
Nel 1496 il re di Francia Carlo VIII scende in Italia per riprendersi il Regno di Napoli. 
Non ci riuscirà... però riesce a percorrere tutta la penisola e a tornare indietro senza che nessuno gli si opponga, anzi Milano lo accolse con festeggiamenti poiché Francesco Sforza era suo alleato.
La discesa di Carlo VIII dimostrò così a tutti gli stati europei la debolezza dell’Italia
Altri re stranieri tenteranno di impadronirsi dell’Italia e ci riusciranno. 
Ma prima di parlare della sottomissione dell’Italia ai paesi stranieri dobbiamo illustrare uno dei periodi più importanti della storia dell’arte, della letteratura e della cultura italiana: Il RINASCIMENTO, che si svolge contemporaneamente agli avvenimenti politici di cui abbiamo appena parlato.


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