martedì 13 agosto 2013

7. Scherma SEICENTO


7. IL SEICENTO

7.  IL SEICENTO


Il 1600: un secolo di differenze sociali.

La società del 1600 continuava a essere divisa in tre ordini: i nobili, il clero e il Terzo Stato.
I nobili possedevano le terre e godevano di molti privilegi. Vi erano nobili di sangue e nobili di data più recente che avevano comprato i titoli nobiliari.  I nobili dovevano dare sfoggio di grande ricchezza, anche quando erano sommersi dai debiti; ostentavano le loro origini nell’abbigliamento, nelle dimore, nel numero di domestici al loro servizio. Utilizzavano anche un linguaggio ricchissimo di titoli onorifici.
Anche il clero aveva molti privilegi. Come i nobili non pagavano le tasse.
Il resto della popolazione si chiamava terzo stato. Si trattava di un gruppo eterogeneo: borghesi, ricchi e colti, mercanti, imprenditori e poi i contadini, gli artigiani... cioè tutti coloro che dovevano guadagnare per vivere.

Il 1600: un secolo di epidemie, carestie, fame

Per tutto il 1600 ci furono annate di cattivo raccolto, che provocarono molte carestie e denutrizione. Il corpo debilitato era più soggetto al contagio di malattie infettive, quali la peste, il vaiolo, l’influenza.
Nel 1630 morì di peste un terzo della popolazione italiana del centro e del nord. 
Nel 1656-57 la peste colpì il regno di Napoli.
Buona parte dell’Italia era dominata dagli Spagnoli che imponevano forti tasse al popolo. Questo provocò frequenti rivolte.

La Spagna

Nel 1500 la Spagna era il paese più ricco d’Europa. Nel 1600 invece è in forte decadenza economica. Perché?
  1. I metalli preziosi che provenivano dalle colonie americane non venivano spesi per migliorare l’agricoltura, l’artigianato e il commercio, perché i i nobili spagnoli disprezzavano il lavoro e le attività produttive.
  2. Perciò in Spagna si produceva pochissimo e  tutto (grano, armi, vino, cavalli, tessuti, articoli di lusso) veniva comprato dall’estero.
  3. Moltissimo denaro veniva impiegato per le spese militari: per le guerre contro gli altri paesi e   contro i corsari e per la difesa delle colonie.
  4. All’inizio del Seicento le miniere americane cominciarono ad esaurirsi
  5. I sovrani spagnoli avevano cacciato e perseguitato  ebrei e arabi, che erano abilissimi artigiani, mercanti e spesso studiosi e intellettuali, privando la Spagna del loro prezioso lavoro.

L’Italia

Anche l’Italia nel Seicento era in decadenza. Perché?
  1. L’Italia produceva tessuti di lusso di ottima qualità ma costosi e poco richiesti, poiché  non reggevano la concorrenza con i tessuti olandesi e inglesi, meno pregiati ma più economici.
  2. Dopo la scoperta dell’America e delle nuove rotte verso l’Oriente, i porti sull’Atlantico avevano acquistato sempre più importanza, mentre l’Italia era rimasta tagliata fuori dalle rotte oceaniche e  dai grandi traffici internazionali.
  3. Vi erano frequenti carestie (spesso i raccolti erano distrutti dal passaggio delle truppe nelle guerre).
  4. Vi erano frequenti pestilenze (la peste era spesso portata dai soldati mercenari).
  5. L’Italia era quasi tutta sottomessa agli Spagnoli che imponevano forti tasse.
  6. Erano frequenti quindi le ribellioni popolari.




La guerra dei Trent’anni

Fame, pestilenze e carestie erano spesso conseguenze della guerra.
La guerra dei Trent’anni si svolse dal 1618 al 1648. Quasi tutte le potenze europee vi furono coinvolte. Cominciò come guerra di religione tra le potenze cattoliche e quelle protestanti, ma poi prevalsero i motivi politici e lo scopo era il predominio in Europa.
La guerra ridusse in rovina l’Europa e soprattutto la Germania.
Si concluse  con la pace di Vestfalia:
  1. Gli Asburgo d’Austria mantennero il titolo di Imperatori (del Sacro Romano Impero Germanico) ma in pratica non avevano più alcuna autorità sui territori della Germania.
  2. Olanda e Svizzera furono riconosciute indipendenti.
  3. La Francia si impose come una nuova potenza dominante in Europa.


La Germania

La guerra dei Trent’anni si combatté soprattutto in Germania dove intere regioni furono devastate e molti villaggi distrutti. Dappertutto ci furono carestie perché i raccolti erano abbandonati dai contadini in fuga o depredati dagli eserciti. Il 40% della popolazione morì per fame , per malattie o per le violenze dei soldati.

L’Olanda

L’Olanda era uno stato molto piccolo ma nella prima metà del Seicento divenne la principale potenza commerciale del mondo e conquistò il predominio sui mari.
Infatti i mercanti, i banchieri e gli imprenditori erano molto attivi e abili.
Inoltre arrivavano in Olanda le persone perseguitate per motivi religiosi negli altri paesi e portavano tecniche e conoscenze nuove.
Gli olandesi ridussero i costi di produzione, impiegando tecniche moderne, e abbassarono i prezzi della merce che producevano, così vendevano molto di più.
Affittavano le loro navi a prezzi bassi e così trasportavano merci di ogni genere in tutti i mari del mondo. Amsterdam diventò il centro del commercio mondiale.
In Olanda sorsero  grandi compagnie commerciali di navigazione, i cui soci mettevano insieme i loro soldi per affittare o comprare navi e merci e fare fruttare i loro capitali. Le compagnie occupavano territori oltre oceano, fondavano colonie e costringevano la popolazione a coltivare i prodotti richiesti dall’Europa (spezie, caffè, cotone).
Nel Seicento gli Olandesi riuscirono a sottrarre al mare vaste regioni mediante la costruzione di dighe.
 I territori furono bonificati e coltivati o sfruttati come pascoli (polders). Anche così l’Olanda sconfisse la povertà e divenne un paese ricco.

L’Inghilterra

I nobili di campagna nel Seicento si impadronirono delle terre comuni, cioè dei boschi e dei pascoli fino ad allora utilizzati dai contadini (facendo le cosiddette recinzioni).
Con nuove tecniche di coltivazione  aumentarono la produzione agricola e, accumulando riserve di foraggio (=erba per gli animali) incrementarono l’allevamento di bestiame, che forniva oltretutto il letame per concimare le terre.
Intanto nelle campagne si diffondeva il lavoro a domicilio. I mercanti distribuivano ai contadini le materie prime (ad es. lana) e gli strumenti di lavorazione (telai), poi passavano a ritirare il lavoro finito (tessuti), pagavano una cifra bassa ai contadini e vendevano i tessuti ricavando grandi profitti.
Il legno cominciava a scarseggiare e si cominciò ad usare il carbon fossile, di cui l’Inghilterra era ricca.
Nella seconda metà del Seicento l’Inghilterra cominciò a contendere all’Olanda il predominio sui mari.
Conquistò nuove colonie nell’America del Nord e del centro.

La Compagnia inglese per le Indie Orientali cominciò la conquista dell’India.

6. Mappa CONTRORIFORMA CATTOLICA


6. RIFORMA PROTESTANTE e CONTRORIFORMA CATTOLICA

6.  Riforma protestante e Controriforma cattolica

La Riforma protestante

Nel Cinquecento (XVI secolo) molte persone ritenevano che la Chiesa cattolica dovesse cambiare profondamente, sentivano cioè il bisogno di una riforma.
I papi si comportavano spesso come veri principi, si preoccupavano solo di aumentare il loro potere e vivevano nel lusso; i vescovi si comportavano come i nobili e non si preoccupavano dei fedeli; i preti spesso erano ignoranti.
Nel 1517 il papa proclama un’indulgenza: cioè dice che in cambio di soldi i fedeli avrebbero avuto il perdono dei loro peccati, e le loro anime o quelle dei loro cari sarebbero rimaste meno tempo in purgatorio.

Un monaco tedesco, Martin Lutero, è indignato e protesta. Dice che le indulgenze non hanno valore, che non ci si può salvare l’anima pagando. Secondo lui solo la fede può salvarci, non ciò che facciamo.
Il papa lo scomunica (cioè Lutero non può più far parte della chiesa) e l’Imperatore lo vuole arrestare.
Lutero però è aiutato da alcuni principi tedeschi che lo proteggono. Egli si stacca dalla Chiesa Cattolica e con lui nasce una nuova religione che prende il nome di Riforma protestante.
Le sue idee principali sono:
w  ci si salva solo per fede e non con le opere
w  ogni credente può leggere e interpretare i testi sacri (la Bibbia)
w  non ammette il culto dei santi e della Madonna
w  non riconosce l’autorità del papa
w  i sacramenti sono solo due: Battesimo e Eucaristia
w  non ci sono preti ma “pastori” che guidano i fedeli e possono sposarsi

Lutero tradusse in tedesco la Bibbia perché tutti potessero leggerla direttamente. I fedeli furono incoraggiati a imparare a leggere e, poiché era stata già inventata la stampa, si vendettero moltissime Bibbie.
In Germania ci fu la Guerra dei contadini, che volevano migliorare le loro terribili condizioni di vita e si ribellarono ai loro padroni, i nobili. Speravano che Lutero li appoggiasse, invece Lutero si schierò dalla parte dei nobili perché voleva solo una riforma religiosa, non una riforma sociale.
In Germania ci fu anche una guerra tra i principi cattolici e l’Imperatore da una parte e i principi protestanti e Lutero dall’altra.
Si concluse nel 1555: la Germania rimase divisa tra stati cattolici e stati protestanti.
Il principe dello stato che sceglieva la religione e i sudditi dovevano essere della stessa religione del principe.
 In Europa nasce anche la Chiesa Calvinista: Giovanni Calvino fonda una nuova Chiesa che segue la Riforma.
Anche l’Inghilterra si staccò dalla Chiesa cattolica: il re Enrico VIII si fece proclamare capo della chiesa inglese che si chiamerà Chiesa Anglicana e prenderà alcune idee dalla Riforma protestante.


La Controriforma o Riforma cattolica.   Le guerre di religione.

La Controriforma o Riforma Cattolica è il periodo in cui la Chiesa cattolica cerca in ogni modo di contrastare la Riforma protestante.
I vescovi riuniti nel Concilio di Trento (XVI secolo) confermano tutte le idee della Chiesa cattolica:
·      le buone azioni sono necessarie
·      solo la Chiesa può interpretare la Bibbia
·      i sacramenti sono sette e il matrimonio è indissolubile (= non si può divorziare)
·      si devono venerare i santi e la Madonna
·      il papa è il capo della chiesa
Si decide che i preti e i vescovi dovevano comportarsi meglio, non avere mogli o donne, dovevano risiedere nelle loro parrocchie e  diocesi per occuparsi dei fedeli.
Si istituiscono i seminari per istruire i futuri preti.
Si fondano nuovi ordini religiosi (tra cui i Gesuiti) per rafforzare la Chiesa.
Spesso i Gesuiti fondano missioni in Asia o Africa per convertire le popolazioni di quei luoghi al cristianesimo.
La Chiesa cerca di impedire che si diffondano idee contrarie alla fede cattolica (intolleranza)
Chi aveva idee contrarie alla chiesa veniva processato dal Tribunale dell’Inquisizione, veniva torturato per estorcere la confessione e infine condannato a essere bruciato sul rogo.
La Chiesa fa anche un elenco di libri che i cattolici non potevano leggere, perché esprimevano idee dannose alla Chiesa: l’Indice dei libri proibiti.

Queste cose accadono in tutti i paesi cattolici, ad esempio in Italia e in Spagna.
In Spagna il re Filippo II perseguita con violenza gli eretici (= chi ha alcune idee diverse dalla Chiesa), gli ebrei e i musulmani.

In Francia vi furono lunghe e feroci guerre di religione tra cattolici e protestanti e vinsero i cattolici. Ma Enrico IV fece un editto che dava la libertà ai protestanti di praticare la loro religione.

I Paesi Bassi (Olanda) combatterono una guerra contro la Spagna per ottenere la libertà e l’indipendenza dalla Spagna stessa. Vinsero la guerra e nacque così la Repubblica d’Olanda.
Il Belgio rimane cattolico e sottomesso alla Spagna.

In Inghilterra la regina Elisabetta I, figlia di Enrico VIII, protegge i protestanti ed entra in guerra contro la Spagna cattolica per aiutare l’Olanda che si era ribellata alla Spagna. Vince e con questa vittoria inizia un periodo in cui l’Inghilterra è il paese più potente sui mari.




5. L'EUROPA DEL '500

5. L’Europa del Cinquecento

Economia = insieme delle attività che permettono agli uomini di procurarsi beni e servizi. Si divide in tre settori: primario (agricoltura), secondario (artigianato e oggi industria), terziario (commercio e servizi).

Nel Cinquecento (=6°secolo) in Europa ricomincia a crescere la popolazione (=aumento demografico) e l’economia è in ripresa.
Dopo le scoperte geografiche i commerci non hanno più come centro il Mediterraneo ma si spostano sull’Atlantico. L’Italia rimane “tagliata fuori” e inizia la sua decadenza.
Gli scambi commerciali si svolgono su quasi tutti i continenti. Si parla perciò di “economia-mondo”.
Al centro c’è l’Europa occidentale, soprattutto Olanda e Inghilterra, che si arricchiscono enormemente e diventano potentissime, mentre gli altri continenti e l’Europa orientale vengono sfruttate.
I mercanti accumulano enormi ricchezze (=capitali) che spesso investono (=adoperano) per accumulare altre ricchezze: prestano denaro e diventano banchieri oppure comprano altre navi e aumentano i loro commerci, altre volte diventano padroni di manifatture (=fabbriche).
Il nuovo sistema economico si chiama “capitalismo”.
I banchieri prestano denaro persino ai re e all’Imperatore, perciò riescono a influenzare l’elezione dell’Imperatore o l’esito (=chi vince) di una guerra.
Nel Cinquecento aumenta il numero dei poveri e dei mendicanti. Poiché si teme che si trasformino in malviventi spesso viene proibito l’accattonaggio (=chiedere l’elemosina) e i poveri vengono rinchiusi in luoghi simili a prigioni.

Nel Cinquecento alcuni paesi europei sono diventati stati nazionali: questo significa che:
w  il loro territorio è stato unificato
w  hanno a capo un re, molto potente (sono monarchie assolute, tranne l’Inghilterra, che è costituzionale)
w  molti “funzionari” amministrano lo stato (=burocrazia)
w  c’è un esercito forte e ben organizzato che non si scioglie in tempo di pace

Agli inizi del Cinquecento diventa Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico Carlo d’Asburgo (Carlo V) che in questo modo controlla i territori tedeschi e che eredita dai genitori la Spagna, le colonie americane, il regno di Napoli, la Sicilia e la Sardegna, i Paesi Bassi e l’Austria.

Alla sua morte il suo vastissimo Impero verrà nuovamente diviso.

L’Italia invece è divisa in molti piccoli stati sempre in lotta fra loro, perciò è debole e gli altri stati cercano di conquistarla. Avvengono molte guerre per questo: la Francia, la Spagna e l’Impero (che ha come centro le attuali Germania e Austria) si combattono in Italia per impadronirsene.
Alla metà del Cinquecento l’Italia cade quasi tutta sotto il dominio spagnolo, che durerà circa un secolo e mezzo.
Rimangono indipendenti solo la repubblica di Genova (che mantiene il possesso della Corsica) e la Repubblica di Venezia, molto potente nel Mediterraneo (possiede anche Cipro e Creta).
A Firenze si forma un Granducato legato alla Spagna.
In Piemonte si forma il Ducato dei Savoia, che avrà molta importanza nella futura storia italiana.

L’Impero Turco nel Cinquecento diventa molto vasto e conquista anche la penisola Balcanica. E’ molto arretrato in campo commerciale, tecnico e scientifico.
Nella battaglia di Lepanto combatte contro alcuni stati cristiani riuniti nella Lega Santa e viene sconfitto. Comincia così la sua lenta decadenza.

Nel frattempo si era formato lo stato della Russia, governato dallo “zar” o imperatore. Nel Cinquecento lo zar Ivan il Terribile rafforzò il suo potere anche a danno della nobiltà. Privò i contadini di ogni diritto ed essi divennero servi della gleba, quasi degli schiavi.


venerdì 9 agosto 2013

4 DALLA SCOPERTA ALLA CONQUISTA DEL NUOVO MEDIOEVO

4  DALLA SCOPERTA ALLA CONQUISTA DEL NUOVO MEDIOEVO

Le Civiltà amerindie o precolombiane



Dove  

Quando
Caratteristiche
OLMECHI   
 Messico meridionale
fra il 1000 e il 300 a. C.


MAYA   
 Messico meridionale
III sec. d. C. - XVI sec.
scrittura numerazione calendario astronomia città templi
agricoltura commercio

AZTECHI
 Messico centro-  settentrionale
XV sec. d. C.
agricoltura (mais)
sacrifici umani
templi a piramide
strade città

INCA
 Ande (attuale Perù)
dal XIII sec d. C. in poi
impero organizzato
rete stradale




La Conquista

Hernàn Cortés conquistò in pochi anni (dal 1519 al 1521) l’Impero Azteco che diventò così una colonia spagnola.
[colonia = possedimento su cui gli Europei esercitano un dominio politico, militare, economico e culturale]
Il re Montezuma fu torturato e ucciso.
Cortés aveva solo 600 uomini, mentre l’esercito azteco era di 100.000 soldati. 
Come fa a vincere?
  1. il re degli aztechi Montezuma non oppone resistenza perché pensa che Cortés sia un dio
  2. le popolazioni locali sottomesse dagli Aztechi aiutano Cortés
  3. gli Spagnoli avevano le armi da fuoco, i cavalli e imbarcazioni più veloci

Francisco Pizarro conquistò nel 1532 l’Impero Inca che diventò anche esso una colonia spagnola.
Il re Atahualpa fu imprigionato e ucciso.
Le cause furono più o meno le stesse dette prima:
  1. gli Inca credono che gli Spagnoli siano divinità
  2. c’erano lotte per il potere che indebolivano l’impero
  3. gli Spagnoli avevano le armi da fuoco e i cavalli

Le civiltà dell’America centro-meridionale furono distrutte. Le ricchezze furono portate via, le opere d’arte furono distrutte, i libri furono bruciati. 
Le loro lingue e la loro religione furono sostituite da quelle europee: la lingua spagnola e la religione cristiana.
Il Brasile fu conquistato dai Portoghesi: divenne una colonia portoghese (lingua portoghese e religione cristiana)

L’America all’inizio del ’500 aveva 80 milioni di abitanti. Cinquant’anni dopo ne restavano 10 milioni.

  1. Molti  Indios furono massacrati durante le guerre di conquista
  2. Moltissimi morirono a causa dei maltrattamenti. Gli Spagnoli infatti costrinsero con la violenza gli Indios a lavorare per loro nelle piantagioni e nelle miniere: il lavoro era insopportabile, spesso non davano agli indios neppure il cibo.
[piantagione = grande estensione di terreno in cui si coltiva un solo prodotto] 
  1. Spesso gli Indios morivano a causa delle malattie portate dagli Europei (es. vaiolo, tifo, morbillo) contro le quali il loro organismo non aveva difese

Gli Europei allora cominciarono a portare in America migliaia di schiavi africani, rapiti o comprati nelle loro terre perché lavorassero nelle piantagioni e nelle miniere al posto degli indios.
La tratta dei neri, cioè il commercio degli schiavi africani,  fu praticata prima dai Portoghesi poi da Spagnoli, Inglesi, Olandesi e Francesi dal XV al XVIII secolo.

Spagnoli e Portoghesi si ritenevano superiori agli Indios e ai Neri ma poiché le donne bianche erano poche si unirono alle donne indie o a schiave nere: nascevano così bambini meticci e mulatti.